siete qui
Mi è successo imbattendomi per caso nelle opere del maestro Claudio Giulianelli.
Dal suo mondo di olio su tele si sprigiona l’entità culturale italica più matura e pura.
È un sogno continuo quello che ci offre Giulianelli, nel senso psico-tecnico del termine: le sue tele sono propriamente “sogno-grammi” rubati al sogno collettivo italiano.
Quella che emerge è un’Italia mitica, nel senso che è certamente esistita da qualche parte nel passato, e noi tutti lo sappiamo bene, ma è un’Italia che ostinatamente, grazie proprio alla sua arte, riesce a sopravvivere nel nostro incomprensibile presente, nella sacra dimensione della fantasia e della creatività umane, del continuo sogno che egli ci distilla.
La sua donna, le maschere, i gesti e le posizioni assunte; la paletta cromatica, i luoghi immensi da esplorare, gli inserti architettonici che incorniciano le scene, o le violente tempeste del Tempo (che trasformano i volti); tutto concorre a suggerire la grammatica più pura del sogno, e promettere (o minacciare) un’immediata rivoluzione, un immediato essere scalciati via dal suo regno.
È un'infusione dimetiltriptaminica minima e cordiale, quel tanto che basta (come diceva Jung) a rendere un piccolo sogno un Grande Sogno, il sogno di tutti.
Quante volte ci siamo detti: “se solo potessi stampare e conservare per sempre una scena di quel sogno, e farla vedere a tutti! Il mondo sarebbe diverso!”
Giulianelli lo fa.
Anche per noi.

Value Creation & Delivery
mavilio@semantix.media